Ogni Onest'uomo è Gentiluomo

Tributo a Monkey Punch (モンキー・パンチ Monkī Panchi), pseudonimo di Kazuhiko Katō
(加藤 一彦 Katō Kazuhiko; Hamanaka, 26 maggio 1937 – Sakura, 11 aprile 2019)


Eye On: Speciale Lupin III – Riunioni di famiglia
Autore: Monkey Punch
Genere: Shōnen, avventura, azione, umorismo
Casa Editrice: Star Comics
Pagine: 125 circa | Bianco&Nero
Prezzo: 4,50 € (5.000 lire)
Data di Uscita: Aprile 1994


*il post contiene spoiler* 





Commento:

Un divertente gioco di sottigliezze ed allusioni (specialmente di carattere sessuale), quello che connota le esilaranti pagine B&W di questo speciale a fumetti. Un’ironica visione del mondo moderno e contemporaneo attraverso un linguaggio comico ed estremamente fuori dagli schemi come la stessa storia. Riunione di famiglia è il primo sketch che apre le porte a questo mondo truffaldino e giocherellone, quale è l’Universo Lupin il ladro gentiluomo di cui stiamo qui discutendo. Ogni storiella ha il suo finale inaspettato, capace di spiazzare qualsivoglia lettore si accinga a proporsi la lettura dell’albo in questione. Riunione di famiglia, appunto, presenta un elemento di continuità con uno degli ultimi episodi degli albi precedenti a questo speciale (dei quali, perdonatemi, ancora non conosco il contenuto) ed è caratterizzato da imbrogli reciproci tra i personaggi della saga: come si sa, Lupin, Jigen, Gamon, Fujiko e Zenigata. Una sorta di Commedia degli Equivoci, insomma. Per non parlare poi di Lonesome Lupin, Alf Resko e gli ultimi due episodi del volume, Il consiglio di Orata Mihsaru e Capsula anti-evasione: il divertimento è assicurato! Il tutto in uno stile grafico estremamente esasperato e notevolmente grottesco, molto incisivo grazie alle capacità inventive ed esilaranti di Monkey Punch.


♢ In Riunione di famiglia tutti i personaggi si ritrovano dopo una spiacevole avventura su un’isola fatta interamente di esplosivi e costruita su misura per Lupin dall’ispettore Zenigata; questa re-union si basa su un sottile gioco di mascheramenti ed imbrogli avvicendevoli in cui viene coinvolto Zenigata stesso…finale simpatico "a prova di bomba".







♢ Lonesome Lupin si basa su accattivanti strategie del nostro ladro gentiluomo su come scovare il trucco di un misterioso personaggio che risulta alla fine essere una donna della quale Lupin immediatamente si infatua; “In situazioni del genere, io sostengo ciecamente il motto 'NON FATE LA GUERRA, FATE L’AMORE!'” così esclama il furfante lanciandosi su di lei, quando improvvisamente … la misteriosa donna sgancia il suo asso nella manica, come si suol dire, ossia ella ha la straordinaria capacità di trasformare gli uomini in pietra! “Io ho cercato di difendermi da quel colpo segreto” confessa Lupin, dondolando su se stesso, ai suoi compagni di viaggio; “Già! Ma a parte la testa, con il tuo inconfondibile taglio di capelli, che è rimasta illesa … per la parte inferiore del corpo, non c’è stato nulla da fare!” gli risponde Jigen, lasciando l’amico dondolarsi come fosse un metronomo; 





♢ Alf Resko è il nome di un abilissimo lanciatore di manette e prestigiatore; ma non c’è nemico che tenga per Lupin III e questi riesce a farla franca anche a questo acerrimo nemico che egli considera essere “Non male…mira solo un tantino basso!” 😂



♢ Ne Il consiglio di Orata Mihsaru Lupin e Jigen si ritrovano a far fronte a delle spudorate femmine d’alto bordo che intrattengono gli uomini in una lussuosa villa dove si cela un diamante da rubare assolutamente; l’episodio si basa su un’antica leggenda giapponese intitolata Urashima Tarō (浦島太郎), nome del giovane pescatore che un giorno salvò una testuggine da alcuni teppisti su una spiaggia. Per ringraziarlo, la testuggine marina lo porta alla dimora del Re Dragone, dove il giovane Tarō inizia a vivere nel lusso più sfrenato e dove incontra la bellissima principessa Otohime, donna dalla bellezza ultraterrena. Dopo tanto tempo però Tarō sente nostalgia del mondo terrestre e la giovane Otohime lo lascia andare donandogli un cofanetto dove si scoprono essere racchiusi tutti i momenti trascorsi negli abissi alla dimora del Re Dragone. Otohime dice a Tarō di aprire quel cofanetto solamente nel momento in cui, sulla terraferma, qualcosa non gli tornasse chiaro. Ma ad una condizione: una volta aperto il cofanetto, non potrà più tornare alla dimora del Re. Tornato sulla terraferma, Tarō non riconosce più niente e nessuno; è questo il momento in cui egli apre il cofanetto e si ritrova così invecchiato di colpo: senza rendersene conto, Tarō ha lasciato trascorrere moltissimo tempo dal momento in cui si è recato presso la lussuosa dimora subacquea. Così viene adattata la fiaba per questo divertente episodio, il quale termina con un discreto rovesciamento delle parti: Lupin III/Tarō la fa franca a Oto, portandosi via il diamante e lasciando a lei la polvere invecchiante nella cassaforte dov’era nascosto il tesoro!





♢ Infine, in Capsula anti-evasione Lupin III si improvvisa nella costruzione di una strana capsula la cui formula è chiusa ermeticamente in una cassaforte a prova di ladro quale può essere Lupin medesimo … una volta riuscito a rubare il progetto dalle grinfie di un astuto poliziotto, Lupin III si dimostra ben capace di mettere a punto questo strano macchinario dalla potente ed immancabile capacità di far tornare indietro a mo’ di boomerang chiunque tenti di scapparvi dentro…così vale per lo stesso ladro gentiluomo il quale tenta di evadere invano, alla fine della storiella, dalle grinfie di Zenigata, quest’ultimo contrario a catturare Lupin con mezzi impropri come quella capsula… “Ah ah ah! Non c’è bisogno di preoccuparsi, caro Zenigata…non c’è alcun problema…quell’apparecchio tornerà sicuramente…” afferma con veemente sicurezza il poliziotto; la capsula torna indietro; Zenigata: “Complimenti…in effetti è tornato…peccato che Lupin ne sia uscito…e ce lo abbia rispedito carico di esplosivi…” 😂





Prospettive rovesciate, orientate verso un mondo dalla visione esasperatamente comica e verso una dimensione di forte vena ironica, improntata sulla reazione del pubblico lettore, pronta a scatenarvi almeno un minimo di sorriso e di risata, all’insegna del gioco, del divertimento e del sarcasmo puro verso una società estremamente corrotta dal lusso, dal consumo e dal falso buonismo.


Alla prossima recensione! 
(Ho trovato un'altro Mitico!)




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